Da scarti a risorse: come la ricerca in VITALITY sulle componenti degli alimenti potrà portare benefici pratici all’uomo

Lo Spoke 6 del progetto VITALITY ha nel suo WP5Valorisation of typical regional food for the improvement of health and well-being of consumers through an innovative nutraceutical and nutrigenomic approach”, una fonte di studio e ricerca sulle proprietà e caratteristiche di alimenti anche tradizionali del territorio delle Marche, e sui loro potenziali effetti benefici per la salute. Il WP leader, Professor Sauro Vittori, entra con noi nel dettaglio di questo interessante approccio, che lavora in sinergia con quanto studiato negli altri task del WP e che abbiamo avuto l’occasione di approfondire .

Professore, quali alimenti state studiando nella ricerca del WP5?

Durante il progetto PNRR VITALITY sono stati caratterizzati diversi scarti, derivanti da Mela Abbondanza, Mela Rosa dei Sibillini, caffè espresso, produzione vitivinicola e potature (foglie) di ulivo. Da tali prodotti sono stati estratti composti bioattivi in grado di esercitare azioni benefiche sulla salute dell’uomo, in maniera tale da favorire lo sviluppo ed il trasferimento di innovazioni (integratori, cosmeceutici, alimenti funzionali), valorizzando la produzione regionale, la sostenibilità delle diverse filiere produttive e la qualità della vita attraverso una dieta sana.

Che tipo di valutazioni formulate ?

Durante la fase di estrazione e recupero di tali composti differenti metodi estrattivi (solvente, ultrasuoni, microonde ed estrazione con CO2 supercritica) sono stati valutati in termini di resa dei composti target, minor dispendio energetico ed impatto ambientale. Tutti gli scarti testati si sono rivelati ricchissimi di composti antiossidanti, appartenenti a varie categorie della famiglia dei polifenoli. Citandone uno alquanto famoso, le vinacce contengono quantità importanti di resveratrolo.

E le mele?

Per quanto riguarda gli scarti di mela i principali antiossidanti in buccia e semi sono stati diidrocalconi, flavonoli, flavan-3-oli e triterpeni. L’efficacia estrattiva dei diversi bioattivi dipende dalla tecnica estrattiva usata; per le vinacce, ad esempio, l’estrazione con CO2 supercritica (metodo estrattive recente ed estremamente green) è risultata essere il migliore.

Anche il caffè è oggetto della vostra ricerca..

Sì, per quanto riguarda gli scarti provenienti dalla lavorazione del caffè, i composti maggiormente presenti sono risultati essere composti fenolici.

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