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Ridisegnare gli spazi urbani per garantire benessere e salute

E’ possibile che gli elementi dello spazio esterno in cui viviamo quotidianamente, possano essere immaginati e progettati per fornire degli standard qualitativi e di prestazione, utili a portare un benessere diffuso al territorio? E’ una delle sfide che nello Spoke 6 di VITALITY, si pone la ricerca del WP1, “Indoor and outdoor at the centre of the digital and green transition of living environments“.

La Professoressa Rosalba D’Onofrio, coordinatrice del WP, propone questo contributo.

Professoressa, quale è la sfida che la vostra ricerca sta affrontando nel progetto VITALITY per disegnare il territorio del futuro?

I cambiamenti climatici pongono una serie di sfide e opportunità per la progettazione e la rigenerazione degli spazi urbani, che richiedono di mettere al centro il benessere, il comfort e la tutela della salute degli abitanti sia negli spazi aperti che in quelli chiusi. L’impatto sulla salute umana da parte dell’innalzamento delle temperature umana è e sarà enorme. Secondo le stime delle Nazioni Unite entro il 2050 quasi il 70% della popolazione mondiale sarà residente in ambienti urbani. La popolazione urbana risentirà molto degli effetti dei cambiamenti climatici causa di problematiche legate a alloggi e trasporti inadeguati, alla gestione dei rifiuti, alle isole di calore, a una qualità dell’aria non conforme alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ma anche alla limitata possibilità di spostamenti a piedi, in bicicletta, allo scarso esercizio fisico, alla mancanza di aree verdi. Tutti fattori che portano l’OMS a prevedere che tra il 2030 e il 2050, i cambiamenti climatici causeranno circa 250.000 morti in più all’anno. Il tema del comfort indoor e outdoor è centrale nelle proposte di adattamento ai cambiamenti climatici. L’ambiente esterno, che comprende l’ambiente naturale e l’ambiente costruito, scambia calore con l’ambiente interno e consente agli inquinanti di infiltrarsi negli edifici, influenzando la qualità dell’aria, il comfort e l’efficienza energetica. È molto importante quindi studiare gli impatti dell’ambiente esterno sull’ambiente termico interno e comprendere come ottimizzare l’ambiente esterno in modo da migliorare l’ambiente termico interno incidendo sul miglioramento del comfort termico, e quindi sul benessere delle persone, e sulla riduzione del consumo energetico. Gli edifici sono solitamente circondati da edifici vicini, aree verdi, strade, specchi e corsi d’acqua, cielo, ecc., che hanno un impatto sul microclima degli edifici, influenzando indirettamente la temperatura interna, l’umidità, il comfort termico e il consumo energetico degli edifici. La ricerca ci porta a definire alcune prestazioni dello spazio esterno per migliorare la stessa qualità della vita e la salute all’ interno degli edifici, contribuendo altresì al comfort outdoor

A quali elementi potrebbero riferirsi queste prestazioni?

Ad esempio gli edifici, il verde, la superficie delle strade, gli specchi d’acqua, la vista del cielo.

Approfondiremo uno per uno questi elementi, insieme alla Professoressa D’Onofrio, per scoprirne le caratteristiche potenzialmente utili per aumentare il benessere, e contribuire al concetto di “salute urbana”.

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