A Urbino partecipato wokrshop, milestone del WP5

Il workshop del 30 maggio, che è coinciso con un’importante milestone del WP5 dello Spoke 6, è stata anche l’occasione di un meeting scientifico per discutere sui progetti di ricerca in corso, e di mettere in condivisione le attività che i gruppi Uniurb affiliati a Università di Chieti e Università di Camerino fanno per i rispettivi Spoke, con l’intento di verificare se esistono possibilità di collaborazione reciproca nell’ottica dell’ecosistema Vitality.

In particolare, questo workshop si è proposto di discutere le linee guida per il monitoraggio di stili di vita sani e attivi e facilitare l’adozione e l’uso di metriche e strumenti per valutare e monitorare l’intervento personalizzato.

Lo stile di vita sano è riconosciuto a livello globale come uno dei principali fattori che contribuisce alla qualità della vita e alla percezione di benessere. Infatti, i nostri comportamenti alimentari e l’abitudine al movimento e all’attività fisica portano a conseguenze sulla salute. Con l’evoluzione dell’approccio One-Health, che comprende sistemi alimentari, diete, attività fisica e ambiente, il monitoraggio degli stili di vita delle persone non è mai stato così importante.

Sentiti gli esperti, il tavolo di lavoro della tavola rotonda ha concluso e convenuto che è necessario un consenso sui programmi di intervento sugli stili di vita e su come misurarli, altrimenti, l’omissione di parametri salutari per il monitoraggio globale della salute è altamente consequenziale. L’approccio One Health riconosce la connessione tra la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi, individuando la necessità di strategie pratiche comuni da rendere fruibili ai cittadini per una maggiore consapevolezza. 

I gruppi di lavoro congiuntamente convengono che sarebbe auspicabile approfondire le attività che, reciprocamente, hanno la capacità di potenziare la ricerca dello Spoke 4 e dello Spoke 6 compresi aspetti relativi alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari alla possibilità di collaborare per la realizzazione di prodotti di cosmeceutica e nutraceutica per particolari popolazioni.

A questo proposito, si è convenuto di approfondire la possibilità di avviare un progetto pilota, in Università di Urbino, al fine di testare la interoperabilità e la coesistenza delle variabili oggetto di misurazione di entrambi i gruppi.

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