Realizzati i due primi outputs del WP1, in linea con il cronoprogramma

Il WP1 ha raggiunto gli obiettivi prefissati dal Gantt, producendo i primi due output di progetto, a mese 36.

1)Output 1.1 “Scenario 0“. Il lavoro ha avuto come obiettivo a Definizione di modelli numerici per la classificazione e la selezione standardizzata di unità urbane minime o “cellule urbane” in relazione alle caratteristiche omogenee dei tessuti urbani sul sistema insediativo dell’Italia centrale in termini di morfologia, materiali, attività, aree verdi, proprietà superficiali del territorio, con riferimento allo stress termico e ad altri rischi ambientali UNICAM causati dagli impatti dei cambiamenti climatici, inclusi altri eventi naturali o antropici. L’utilizzo di strumenti modellistici consente di:

a. correlare il comportamento fisico e microclimatico degli edifici e degli spazi esterni dei sistemi insediativi dell’Italia centrale (flussi intorno e tra gli edifici, scambio termico e processi di calore radiativo, fisica degli edifici, impatto della vegetazione sul microclima locale, bioclimatologia; inquinamento atmosferico e dispersione di inquinanti).

b. caratterizzare l’ambiente urbano attraverso il riconoscimento di “unità urbane minime” omogenee, in cui si verificano condizioni di tolleranza e prestazioni ambientali e urbane simili.

2) Output 1.2 “Repertoire of adaptive design and climate-responsive design indoor-outdoor
spaces”.
Il lavoro del team di ricerca, ha avuto come obiettivo principale la raccolta e sistematizzazione di soluzioni tecnico-spaziali adattive per spazi interni ed esterni attraverso la catalogazione delle esperienze europee più significative, in particolare quelle che utilizzano tecnologie digitali e un approccio integrato.

Il lavoro è stato caratterizzato da una complessa articolazione, che ha contato dieci meeting del gruppo di lavoro interno al WP1 coordinato dalla Professoressa Rosalba D’Onofrio, due meeting di coordinamento alla presenza del coordinatore scientifico dello Spoke 6 Prof. Flavio Corradini, due meeting in occasioni delle assemblee generali, e quattro meeting scientifici alla presenza di stakeholders.

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