Progettare gli edifici tenendo conto dell’esigenza di mitigazione del caldo e dei consumi energetici, lo studio del WP1

Proseguiamo oggi l’approfondimento iniziato insieme alla Prof. Rosalba D’Onofrio negli orizzonti di progettazione urbana esplorati dal WP1.

E’ la volta dell’edificio, il nucleo base della composizione urbana. In tempi di climate change, anche dei corretti progettazione e inserimento dello stesso nel disegno urbano complessivo, possono fare la differenza in termini di qualità del risultato finale e di benessere percepito.

Professoressa, quali elementi possono concorrere a determinare le “prestazioni” di un edificio?

Le proporzioni, la densità e la disposizione degli edifici del quartiere e l’albedo delle pareti degli edifici
circostanti giocano un ruolo importante nel consumo energetico dell’edificio. Pertanto, per migliorare
le prestazioni energetiche dell’edificio, è molto importante tenere conto della disposizione dell’edificio
e della riflettività delle pareti esterne nella fase iniziale di progettazione.

Un esempio?

Un cool roof funziona operando su due aspetti, entrambi concorrenti alla mitigazione delle
temperature: – Riflettanza: capacità di un materiale di riflettere la radiazione solare, direttamente influenzata dal colore. Più questo è chiaro, migliore è la riflessione dell’energia solare nel campo visibile; – Emissività: determinata dalle caratteristiche chimiche intrinseche del materiale, quindi sulla capacità di “raffreddarsi” rapidamente in merito alla quota di energia non riflessa.

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