L’intervento del WP1 alla plenaria dello Spoke 6 di Vitality

All’assemblea plenaria del progetto Spoke 6 di Vitality, hanno partecipato – e aperto la serie degli interventi dei work packages – i colleghi del WP1 coordinato dalla Professoressa Rosalba D’Onofrio, che ha illustrato le caratteristiche del lavoro del WP e che coinvolge anche il prezioso lavoro di suoi colleghi e giovani ricercatori, intervenuti all’assemblea.

Abbiamo visto come questo WP svolge la sua attività di ricerca con l’obiettivo di fornire strumenti assolutamente innovativi di conoscenza delle condizioni di vita su scala urbana, rispetto ad agenti e condizioni esterne, tra le quali il cambiamento climatico, e offrire contestualmente possibili soluzioni da utilizzare per gli stakeholders (come ad esempio i legislatori urbanistici).

I risultati finora ottenuti dal lavoro sono stati presentati in plenaria: la classificazione e valutazione delle “Minimum Urban units”; il passaggio conseguente ad “Adaptive climatic Urban units”; lo sviluppo di una tassonomia di soluzioni per la gestione degli spazi esterni e degli edifici; la definizione di performances degli edifici e degli spazi outdoor per assicurare la salute ed il benessere dei cittadini; la concettualizzazione di strumenti di progettazione multiscalari; lo sviluppo di una interfaccia indoor e outdoor di performance e, non da ultimo, uno studio sullo stato dell’arte che ha visto l’analisi di materiale al fine di impostare e avanzare la ricerca.

Nel futuro, il WP arriverà allo sviluppo di una piattaforma per Decision Support System finalizzata anche a supportare la comunicazione e visualizzazione delle informazioni sul climate change.

Questo obiettiva si lega al lavoro dell’azienda Tecno-Art, beneficiaria del finanziamento per il progetto nell’Ambito 1 del Bando a Cascata emanato da Unicam per lo Spoke 6, presentato in plenaria da Marco Falzetti.

La piattaforma realizzerà monitoraggio ambientale, sviluppo di modelli digitali 3D delle aree individuate, la visualizzazione dei dati raccolti dai sensori matchati con i modelli 3D, nonchè il match dei dati raccolti da tutti i tasks con i modelli 3D. La piattaforma sarà implementabile con sistemi BIM, e interoperabile con una app per device mobile – attualmente in fase di sviluppo – e fornirà una funzionalità di visualizzazione di risultati e scenari al servizio di stakeholders e persone interessate alla conoscenza del climate change.

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